FULVIO FIUME

La mia formazione in campo cinofilo

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    Educatore cinofilo A.P.N.E.C.

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    Addestratore ENCI sez. I

FORMAZIONE CONTINUA

La formazione di un educatore / addestratore cinofilo è la sua chiave per il successo. Studiare e confrontarsi è fondamentale.

Mi sono Diplomato presso l’INSCA (Istituto Nazionale Sul Comportamento Animale) nel 2016 con il massimo dei voti, Addestratore Enci Sezione I per cani da utilità, compagnia agility e sport.

Inscritto nel registro regionale APNEC frequento corsi di formazione e aggiornamento.

A.P.N.E.C.

Associazione Professionale Nazionale Educatori Cinofili

L’APNEC è un’associazione professionale che riunisce Educatori Cinofili professionisti, costituitasi il 20 giugno 2002.
È inserita nell’elenco delle Associazioni Professionali che rilasciano l’Attestato di Qualità del Ministero dello Sviluppo Economico. È inserita nell’elenco delle associazioni rappresentative a livello nazionale secondo quanto disposto dall’art. 26 D.Lg. 9.11.2007 n. 206.

Certificazione di qualità

L’APNEC è la prima associazione professionale in ambito cinofilo in possesso della Certificazione di Qualità ISO 9001

Attestazione professionale

La verifica della professionalità degli Educatori Cinofili è accertata e sostenuta attraverso una corretta selezione ed una formazione in linea con gli standard internazionali.

IL METODO EDUCATIVO

Il cane ha una mente ed elabora le sue risposte anche in base a ciò che prova, a come si sente e a come percepisce e vive il mondo che lo circonda. Il tutto è fortemente collegato alla relazione che si instaura tra uomo e cane, per questo utilizzo un metodo cognitivo relazionale con un uso limitato del condizionamento attraverso “il premio” (rinforzo), occasionalmente necessario per conferma di un comportamento corretto già appreso.

Il motore interno è la motivazione del cane, il fulcro della motivazione è generato dall’approvazione del proprietario che imparerà a rapportarsi con il suo cane utilizzando un linguaggio appropriato, attraverso una giusta comunicazione posturale e paraverbale, il gioco e l’attività psico fisica, il contatto visivo e quello fisico.

Per avere un cane ben educato è indispensabile una corretta gestione delle risorse fin da quando è cucciolo da parte del proprietario che non “domina” il suo cane, ma attraverso un comportamento autorevole bilanciando regole precise e affetto ne soddisfa tutti i bisogni.

OBIETTIVI

Il mio obiettivo è quello di fornire al proprietario e alla famiglia gli strumenti adeguati per crescere e vivere con il proprio cane, rafforzando quel legame indispensabile che si dovrebbe instaurare tra cane e proprietario basato sul rispetto reciproco e sulla consapevelezza di appartenere a due specie diverse.

Ripeto sempre che avere un cane è una cosa bellissima e deve essere sempre un piacere.

LA MIA ESPERIENZA E IL MIO PUNTO DI VISTA

Il primo approccio con un cane lo ebbi da bambino, forse avevo 8 o 9 anni, negli anni 90 non avevamo iphone o strumenti strani, i genitori ti lasciavano libero di crescere e di fare le proprie esperienze, si giocava in strada bastava un pallone o anche meno per divertirsi, ricordo un periodo c’era un cane randagio che si aggirava nel quartiere era sicuramente un meticcio, mansueto, abbastanza giovane ma non cucciolo, femmina, con un mantello fulvo, non si avvicinava ma rimaneva a debita distanza si sedeva e ci osservava, ero solo un bambino ma era inequivocabile che nei suoi occhi non ci fossero cattive intenzioni anzi era ovvio che cercasse un contatto ma aveva sicuramente paura di essere invadente, con un po di pazienza riuscii ad avvicinarmi ed accarezzarla, così qualche notte dopo decisi che sarebbe stato il mio cane, elaborai un piano: avevo bisogno di qualche pezzo di pane e di una corda per fare un guinzaglio perché il giorno seguente l’avrei presa e portata dal veterinario per vedere se stava bene (ora ad essere sincero non so da cosa scaturì questa saggia scelta forse perché, vista la mia “strana” attrazione nei confronti dei quattro zampe “girava voce” che i cani potevano attaccarmi le malattie e quindi nel dubbio dovevo accertarmi che tutto fosse apposto), così il giorno successivo stile “mission impossible” presi il cane e lo portai dal medico veterinario, ricordo che avevo una gran paura, non del cane ma di non avere i soldi per pagare la visita. In realtà la dottoressa fu gentile, forse era stupita nel vedere un bambino nel suo studio io d’altronde mi sentivo come credo debba sentirsi un supereroe, mi fece qualche domanda, visitò il cane e fortunatamente non mi chiese soldi:). Visto che Stella era sana come un pesce la portai a casa… purtroppo questa storia ha un finale triste, almeno per me, dopo qualche giorno i miei decisero di affidare Stella ad una famiglia che poteva prendersene cura …ero solo un bambino e non avrei di certo potuto badare ad un cane.

Credo di aver pianto molto, ma nonostante tutto averla fatta visitare e sapere che stava in ottima salute mi rendeva felice.

Vi ho raccontato questa storia per cercare di farvi capire il mio punto di vista sulla salute del cane, che deve essere sempre seguito da un medico veterinario, vaccinato e microcippato. E’ impensabile pensare di volere un cane educato se non si mette in primo piano la sua salute, è altrettanto vergognoso addestrare o continuare a fare allenare un cane che ha potenziali rischi di salute per il nostro egoismo o perché c’è una gara importante …fosse anche la finale mondiale di agility a San Pietro in mondovisione con il papa che vi dà la benedizione.

Quindi… se doveste chiamarmi per una consulenza o per un percorso di educazione o addestramento abbiate l’accortezza di preparare libretto sanitario alla mano.

…20 anni fa presi il mio primo American Pit Bull Terrier e mi innamorai di questa fantastica razza, ora ne ho sicuramente più di uno e qui trovate un altro mio sito web a loro dedicato www.americanpitbull.it